Trasformare una disavventura in un'opportunità? Perché no! La storia di 2 che non si sono arresi

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Paolo R. Parisi

L’ho promesso a me stesso e lo faccio per chi mi legge. Proprio durante la pandemia scorsa avevo scelto di scrivere un articolo che raccontasse le opportunità nate con la crisi del 1929. Si, perché quando l’aria si fa pesante, c’è bisogno di raccontare storie belle, come quella di chi si trova ad aprire un’attività all’apparenza, proprio nel periodo peggiore in cui farlo.

Sergio e Giorgio, padre e figlio, uniti dalla voglia di emergere in un mercato che troppi considerano oggi rimasto indietro, quello della gioielleria, nonostante la difficoltà dettate dal lockdown, alla fine aprono.

La storia orafa di oltre 30 anni di esperienza e passione di Sergio tramandata poi al figlio Giorgio, arricchita dalla tecnologia acquisita, sono la ricetta del progetto Poidimani Gioielli.

Le piú moderne tecnologie di prototipazione, sapientemente coniugate alle antiche tecniche della storica tradizione orafa, hanno permesso a Sergio e Giorgio, di dar vita, a uno dei laboratori orafi più moderni della Capitale, nel quartiere San Giovanni a Piazza dei Re di Roma.

Oltre alla vendita di gioielli e orologi delle migliori marche, offrono l’opportunità di sviluppare progetti personalizzati “su misura” del cliente.

A questo punto, ho fatto delle domande ai diretti interessati e queste sono le loro risposte:

Che cosa ha significato pensare di aprire un’attività normalmente e ritrovarsi poi a farlo dopo un lockdown?

Aprire un’attività in Italia di per se già non è facile, poi a Roma ancor di più, bisogna districarsi tra le innumerevoli incombenze burocratiche e le lungaggini dei tempi d’attesa, a fronte degli alti costi d’investimento per un’attività come la nostra.

Siete mai stati presi dallo sconforto durante la Quarantena di non riuscire a farcela più?

Ovviamente, sfidiamo chiunque alla luce di quanto prima citato, a non averne avuti. Ciò che però fa la differenza è avere la capacità di trasformare una disavventura in un opportunità, come abbiamo fatto. 

La quarantena ci ha dato la possibilità:

  • di seguire corsi d’aggiornamento;
  • di studiare nuove strategie di crescita del nostro brand;
  • di progettare nuove linee dedicate ai nostri nuovi clienti.

 

Su cosa puntate oggi per differenziavi dalla concorrenza?

Continuiamo nel percorso intrapreso da tempo, cioè quello di utilizzare le ultime tecniche innovative odierne, avendo acquistato delle apparecchiature di ultima generazione, che ci permettono, di poter realizzare qualsiasi tipo di gioiello o personalizzazione desideri il cliente, così da creare oggetti unici.

In questa nuova avventura si è aggiunta una figura femminile a vostro supporto. Quanto è importante essere nel nostro settore affiancati anche dalle donne?

Per noi oggi, la presenza femminile è cruciale, d’altronde le donne si sa, hanno migliori capacità relazionali, organizzative e di mediazione ed in particolar modo nel nostro settore, perché per sua natura la donna è più sensibile alla bellezza e la sa comunicare come nessun altro.

Inoltre, le donne sanno andare oltre il valore intrinseco dei singoli gioielli, riuscendo a toccare piuttosto le corde dell’emozioni che suscitano. In poche parole sanno trovare l’anima in ciò che noi maestri artigiani creiamo e questo può davvero fare la differenza nella vendita.

Come si sta evolvendo il vostro mercato?

Il mercato orafo nazionale, per quanto in ritardo rispetto ad altri settori, sta aprendosi in modo fisiologico sempre più, nella direzione dell’online. Anche se per noi, il contatto diretto, umano e di fiducia, rimane sempre un valore imprescindibile, soprattutto quando si parla di oggetti di valore come quelli realizzati da noi.

Datemi 5 aggettivi che pensate vi contraddistinguano dagli altri

  1. Cortesia;
  2. Professionalità;
  3. Avanguardia;
  4. Esperienza;
  5. Innovazione;

Grazie ragazzi!

A questo punto, aggiungo qualcosa di mio. In questi giorni mi sono concentrato nello studio di attività concrete da sfruttare durante una crisi come questa, per questo, se hai un’attività, prova a vedere se le stai attuando anche in parte.

Cosa si può fare per resistere durante le crisi?

Prima cosa da valutare é questa. Durante i periodi difficili come quello che stiamo vivendo oggi, i legami tra le persone, acquistano una maggiore importanza, data proprio dalla sofferenza reciproca condivisa. Per questo, é più facile che si creino dei gruppi più omogenei che normalmente. Il primo investimento da fare dunque è quello di cercare di costruire legami forti.  Anche se normalmente parenti e amici che ci sono vicini, svolgono questo ruolo, in questo tempo piuttosto diventa utile creare dei nuovi, lontano però dal farlo per il mero semplice aspetto economico. L’investimento in quest’attività di ricerca, se fatto senza fini egoistici, cioè di pretendere senza dare, vi garantisco, vi porterà nel tempo, ad avere un effetto moltiplicatore anche delle entrate, semplicemente con lo strumento generato dal passaparola, che ha un potere molto sottovalutato.

Riepilogo in breve alcune attività utili da fare:

  • allacciare relazioni nuove con: clienti, fornitori e colleghi, investendo e programmando del tempo a settimana dedicato esclusivamente per quest’attività;
  • studiare come accrescere il proprio personal brand;
  • impegnarsi in attività di associazionismo di categoria;
  • imparare a riconoscere i propri punti di forza per  potenziarli.

Come al solito spero di esserti stato utile, se hai piacere a commentare, sei il benvenuto. Se pensi che quest’articolo possa essere utile a qualcuno oggi sconfortato, condividilo!

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CAPM®PMI, Business Development, Project Manager Commerciale, Blogger. 

Aiuto le aziende offrendo le mie competenze acquisite sul campo affiancate alla continua formazione imprenditoriale per sviluppare business e progetti commerciali. Scrivo di comunicazione, produttività e leadership.

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